diségno 13
Il presente del disegno di architettura
The Present of Architectural Drawing

a cura di Paolo Belardi, Massimiliano Campi

https://disegno.unioneitalianadisegno.it/index.php/disegno/announcement/view/5

È ormai acclarato che la pratica professionale corrente, sempre più impegnata sul fronte dell’integrazione disciplinare e della condivisione sociale, non può esimersi dall’utilizzo di metodi di rappresentazione digitali consolidati quali il Building Information Modelling e il Rendering. Ma questo non significa che il presente del disegno di architettura non sia animato anche da altre forme di rappresentazione. Soprattutto a livello di una ricerca teorica che continua a sopravvivere, rifiutandosi di vincolare il progetto di architettura solo alla sua possibilità di essere effettivamente costruito.

D’altra parte, è proprio a causa dello schiacciamento sul presente, proprio del nostro tempo, che viviamo una particolarissima condizione di equilibrio instabile tra passato e futuro. Se da un lato non ci riesce di abdicare al retaggio del passato e cerchiamo di tenere in vita i metodi e le tecniche di rappresentazione tradizionali con nuove significazioni, dall’altro siamo catturati dalle straordinarie potenzialità ideative e visive insite negli strumenti digitali che costellano la nostra vita.

Vengono in mente le nitide assonometrie nere a linee bianche che per quasi dieci anni, dal 2010 al 2019, hanno contrassegnato le copertine della rivista San Rocco, in cui “il disegno è privato della nobile intenzione di indagare l’architettura tramite i suoi strumenti fondamentali e diventa un semplice codice stilistico” (Nicolò Ornaghi 2019), così come vengono in mente le composizioni grafiche dello studio Dogma, che “considera l’immagine come un progetto a sé, e non come un suo simulacro, in quanto l’immagine non riproduce, ma è l’essenza stessa dell’architettura” (Luca Galofaro 2013). Soprattutto però, pensando all’attualità del rapporto architettura/ambiente, vengono in mente il pannello decorativo Pennacchi di città geologica (2023) ideato da Alessandro Melis per l’Ufficio Consolare d’Italia nelle Isole Canarie e il saggio monografico The Architecture of Nature: The Nature of Architecture di Diana Agrest (Oro Editions 2018), dove il disegno consente di esplorare le possibili interrelazioni morfologiche tra il mondo della geologia e il mondo delle scienze naturali.

In tal senso, la call intende sollecitare riflessioni critiche e teoriche sul ruolo assunto dal disegno di progetto in questo primo scorcio di millennio (2000-2023). Perché, al di là delle competenze tecnologiche imposte dall’utilizzo dei software digitali, risalta sempre e comunque la necessità di una regia culturale volta a non confondere il mezzo con il fine.

Focus 1 Il disegno per la conoscenza
Focus 2 Il disegno per l’ideazione
Focus 3 Il disegno per la partecipazione
Focus 4 Il disegno per la comunicazione

consegna abstract: 30 aprile 2023
comunicazione accettazione: 30 maggio 2023
full paper: 30 luglio 2023
comunicazione accettazione definitiva: 15 settembre 2023
consegna contributo esteso in lingua madre e inglese: 15 ottobre 2023