In ricordo di Vito Cardone

In ricordo di Vito Cardone

Il 17 aprile di quest’anno ci ha lasciati improvvisamente Vito Cardone, Presidente UID dal maggio 2014.

Vito Cardone si è distinto sul piano scientifico per gli importanti ruoli rivestiti a livello nazionale e internazionale, e per i riconoscimenti ottenuti dal Suo incessante lavoro.

Vito Cardone è stato un presidente coraggioso e determinato. Ha portato la nostra società scientifica a traguardi di partecipazione altissimi, ha realizzato la rivista diségno, ha coinvolto tutte le generazioni, specie quelle più giovani, nelle attività convegnistiche, internazionali ed editoriali. Ancora di più, Vito ha saputo trattare nei tavoli più autorevoli del MIUR del CUN e dell’ANVUR le sorti del nostro settore scientifico disciplinare e settore concorsuale.

Vito Cardone ci ha lasciati nel momento in cui si sta compiendo il tanto auspicato rinnovo dello Statuto e del Regolamento della società scientifica e ha avviato l’importante dibattito sulla valutazione dei prodotti della ricerca. 

Oltre la Sua famiglia d’origine, Vito ha lasciato tanti allievi – di diverse età – che hanno trovato in Lui un vero Maestro, umano ed esigente. 

La Unione Italiana per il Disegno ringrazia tutti coloro che hanno inviato messaggi di partecipazione al nostro cordoglio.

 

           Francesca Fatta

(Presidente UID dall’8 maggio 2019)

 


CURRICULUM SCIENTIFICO di VITO CARDONE

Nato a Napoli il 25 ottobre del 1947, ma registrato all’anagrafe il giorno precedente. Ingegnere Civile e Professore Ordinario di Disegno, dal 1992 ha insegnato presso l’Università degli Studi di Salerno di cui è stato Delegato all’edilizia per il 1995-2001.

Il professore Vito Cardone è stato l’ultimo Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno, dal 2001 al 2012. Presidente, dal 2006 al 2013, e prima Segretario, dal 2002 al 2006, della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria – CoPI; dal 2008 è stato Portavoce dell’Interconferenza e poi Membro del Consiglio Universitario Nazionale. Dal 2014 è stato Presidente di QUACING – Agenzia di Certificazione della Qualità e Accreditamento EUR-ACE dei Corsi di Studio di Ingegneria. Visiting Professor presso la Universidad de Valladolid (Spagna, 1994) e Vigo (Spagna, 1999), Professore Onorario della Universidad Nacional de Córdoba (Argentina) e della Universidad Cientifica del Sur (Perù). 

Esperto valutatore di progetti di ricerca per il MIUR. Consulente del Tavolo Tecnico-Scientifico istituito dal MIUR per la revisione della classi di laurea e di laurea magistrale dell’area tecnica (D.M. 270/2004) e membro delle Commissioni Ministeriali per le prove di ammissione ai corsi di studio a numero programmato nazionale (2008-13) e ai CdS finalizzati alla formazione di architetto (2007-12); animatore del Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso – CISIA. È stato, inoltre, responsabile (da luglio 2014) dell’area dell’Ingegneria nel Gruppo Nazionale istituito dall’ANVUR per i test disciplinari in itinere TECOD. Esperto valutatore, dal 2007, della Comisión Nacional de Acreditación del Cile.

Tra i fondatori dell’AISI – Associazione Italiana di Storia dell’Ingegneria e dell’AED – Associazione Europea del Disegno (a La Coruña 1991). Presidente, dal 2014, della UID – Unione Italiana per il Disegno: nel 2007 gli è stata assegnata la “Targa d’oro UID” e nel 2010 il “Certificate of Magister”, massimo riconoscimento dell’area culturale del Disegno. 

I suoi interessi scientifici hanno abbracciato la geometria descrittiva e la semiologia grafica, le tematiche dell’elaborazione dei modelli grafici di natura tecnica, la rappresentazione delle caratteristiche immateriali del territorio e dell’ambiente e il disegno dei viaggiatori. Tra i maggiori esperti della storia degli studi di ingegneria, negli ultimi anni aveva avviato un filone di ricerca sugli ingegneri artisti (Dostoevskij, Musil, Gadda, Sinisgalli, Platonov, ecc.). Ha diretto quattro progetti PRIN e un progetto COOPERLINK. Autore di oltre 170 pubblicazioni scientifiche e 20 libri, tra cui “Gaspard Monge, padre dell’ingegnere contemporaneo” – edito dal CNI – che sta per essere tradotto in spagnolo.

Ha scritto su quotidiani (tra cui «Il Mattino» e «Paese sera») e riviste. Membro di Comitati scientifici di riviste e di collane editoriali, di cui fondò «Architettura e città», «Ritratti di città» e «Incontri sul disegno». Dal 2006 ha curato i Quaderni della Conferenza dei Presidi di Ingegneria e dal 2007 è stato responsabile della Sezione «Studi di Ingegneria» della Collana Scientifica dell’Università di Salerno.

Ha da sempre sviluppato, con convinzione, costanza, intelligenza, le relazioni internazionali tra i paesi latini, in particolar modo con la Spagna e l’Argentina (come un ‘visionario’, come ebbe modo di definirsi nell’introduzione agli Atti di un Congresso che si tenne a La Plata nel 2012). In Argentina ha visto nascere, nel 2001, la Associacion de Expresión Gráfica en Ingeniería, Arquitectura y Carreras Afines. Nel 2012, come Presidente della CoPI, organizzò una visita del Comité Ejecutivo del CONFEDI – Consejo Federal de Decanos de Ingeniería (con la partecipazione di ben 13 presidi di facoltà) presso alcune sedi universitarie italiane: Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Salerno, Torino, ecc. L’obiettivo fu mettere a punto un accordo di cooperazione tra i Governi d’Italia e Argentina per un “Piano di formazione degli ingegneri”, secondo una proposta di CONFEDI e CoPI sulla falsariga di ARFITEC, ancora valida e che di fatto avrebbe anticipato di cinque anni il memorandum ITARTEC. Con l’attuale Presidente di CONFEDI, Pablo Recabarren, avrebbe voluto riproporre l’attualità di una visita in Argentina della CopI – Conferenza per l’Ingegneria.

Promotore dei primi accordi di Doppio Titolo con l’Argentina, nell’area dell’Architettura e dell’Ingegneria (Civile, Ambientale, Gestionale, Meccanica, Elettronica, Chimica, Alimentare, ecc.), prima con la Universidad Nacional de Córdoba, poi con quella di Tucumán. Durante il suo mandato di Preside della Facoltà di Ingegneria di Salerno sottoscrisse numerosi altri accordi di cooperazione con importanti università argentine come la Universidad de Buenos Aires, la Universidad Nacional de La Plata, la Universidad Nacional de Rosario, la Universidad Nacional de Mar de Plata, la Universidad Tecnológica Nacional – Facultad Regional Delta, la Universidad Catolica de Cordoba, ecc. Sulla base di questi stessi accordi, il professore Cardone ha messo in mobilità, dal 2012 ad oggi, 135 studenti argentini per il Doppio Titolo, oltre a circa 290 scambi – in ingresso e uscita – di breve durata.

Un maestro.


https://www.unisa.it/unisa-rescue-page/dettaglio/id/529/module/326/row/4544/il-cordoglio-dell-ateneo-per-la-scomparsa-del-professor-vito-cardone

http://www.sitda.net/8-avvisi-sitda/622-in-ricordo-di-vito-cardone.html

Pablo Recabarren, Presidente di CONFEDI – Consejo Federal de Decanos de Ingeniería (la Conferenza argentina dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria) e Miguel Sosa, della Facultad Regional Delta UTN, ricordano il professore Vito Cardone durante la riunione plenaria del 24 maggio 2019 a Buenos Aires.

Pubblicato da Salvatore Barba su Sabato 25 maggio 2019

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