MILITARY LANDSCAPES

21-24 Giugno 2017 Isole de La Maddalena e Caprera

MILITARY LANDSCAPES 2017
SCENARI PER IL FUTURO DEL PATRIMONIO MILITARE

UN CONFRONTO INTERNAZIONALE IN OCCASIONE DEL 150° ANNIVERSARIO DELLA DISMISSIONE DELLE PIAZZEFORTI MILITARI IN ITALIA

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In occasione del 150° anniversario della dismissione delle piazzeforti militari italiane, l’Università degli Studi di Cagliari (DICAAR), il Polo Museale della Sardegna (MIBACT), l’Istituto Italiano dei Castelli e l’Università di Edimburgo (ESALA) promuovono un incontro internazionale nel quale condividere casi studio, percorsi di ricerca e iniziative istituzionali riguardanti la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione dei paesaggi militari storici.
Quale è stata l’interazione tra le attività militari e il territorio e come si può riconoscere, interpretare e tutelare questa memoria, talvolta scomoda, che alterna ricordi di guerra, usurpazione e violenza a più rassicuranti messaggi di sicurezza, commemorazione, pace e progresso?
La prospettiva di una nuova stagione di dismissioni riporta in primo piano il tema della riconversione di architetture e territori particolarmente vulnerabili. Per il futuro di tale patrimonio diventa essenziale il dialogo interdisciplinare, per condividere metodologie di analisi dei siti e dei loro contesti, protocolli di conservazione, monitoraggio e manutenzione, strategie di valorizzazione culturale, economica e sociale, progetti di restauro e riconversione ad uso civile (residenziale, sociale, culturale, produttivo, turistico) o militare, nella logica del generale ripensamento delle politiche di difesa e di riduzione della spesa pubblica.
Sullo sfondo, la Sardegna, con l’arcipelago de La Maddalena, che per la sua posizione nel Mediterraneo e la sua storica identità difensiva costituisce un microcosmo particolarmente significativo, un luogo simbolico per riflettere su principi e linee guida per la protezione dei paesaggi militari internazionali.

SESSIONI TEMATICHE

A. Storia e identità. Conoscenza, analisi e rapprese
ntazione

Il riconoscimento e lo studio del patrimonio militare è spesso condizionato dall’inaccessibilità dei luoghi e dalla riservatezza delle fonti documentarie. Tali limiti trovano una possibile soluzione nell’approccio interdisciplinare alla conoscenza. La sessione accoglie contributi riguardanti l’analisi delle fonti, l’iconografia e la cartografia militare; la storia militare; le relazioni tra le attività militari e il paesaggio; gli approfondimenti archeologici e stratigrafici; le tecniche di rilievo e modellazione; le applicazioni di diagnostica; l’analisi degli elementi componenti per tipologie insediative, modalità e tecniche costruttive anche in rapporto al carattere di serialità. I contributi possono riguardare aspetti metodologici, protocolli operativi e casi studio alla scala paesaggistica.

B. ‘Isole’ militari in rete. Modelli di salvaguardia e politiche di riconversione
I siti militari, pur nel loro isolamento, rimandano a complesse relazioni geografiche, visive, percettive, costruttive e politico-amministrative. La sessione accoglie contributi dedicati alla tutela e alla riconversione del patrimonio attraverso la valorizzazione e la riconoscibilità delle reti militari storiche. Queste sono infatti minacciate da vulnerabilità intrinseche (aggressione ambientale, fragilità strutturale e dissesto idrogeologico), dal pericolo di abbandono legato all’isolamento o, al contrario, da pressioni antropiche, particolarmente evidenti in area costiera. In tema di modelli di salvaguardia, la sessione vuole inoltre riflettere sul ruolo svolto dalla presenza militare in termini di protezione del paesaggio storico e sull’eredità formale lasciata da modalità costruttive e tecniche di mimetismo, tra cui il camouflage, proprie del paesaggio militare.

C. Antiche e nuove funzioni. Piani e progetti per rinnovate polarità urbane e territoriali
L’architettura militare porta con sé i caratteri di forza, di grandezza, di misura, di ordine, di ripetizione, di durabilità, costituendo forme facilmente riconoscibili nei paesaggi urbani contemporanei. La necessità di raggiungere i livelli di ‘massima sicurezza’ determina in questi luoghi una modificazione controllata da codici e regole differenti rispetto a quelli che governano l’Architettura della città. La sessione accoglie casi studio e approfondimenti teorici in tema di riconversione ad uso civile, pubblico e privato, anche in rapporto ai livelli di tutela esistenti alle differenti scale. In particolare, le tematiche indagano i valori architettonici e d’uso dello spazio e le modalità con cui questo patrimonio ridefinisce il proprio rapporto con il suo paesaggio, tra memoria e nuove identità.

D. Geografie economiche e sociali. Strategie per la valorizzazione culturale
Profonde e ricche sono le relazioni tra geografia e territorialità militari, che talvolta assumono la dimensione conflittuale (politico, sociale, territoriale), nonostante siano portatrici di importanti opportunità per il governo del territorio. La sessione intende indagare il tema attraverso contributi che illustrino pratiche spaziali e comportamenti territoriali, percezioni sociali e politiche, ecologie del potere. Conflittuale risulta inoltre il rapporto di compatibilità economica fra la tutela e la valorizzazione, anche monetaria, di questo patrimonio, aspetto particolarmente attuale nel contesto della generale crisi economica internazionale. Il tema raccoglie i contributi dedicati alle politiche per la manutenzione e la valorizzazione economica, alla sostenibilità economica dei progetti, all’analisi dei costi e dei benefici della riqualificazione dei siti abbandonati, alla progettazione e all’utilizzo di incentivi economici e finanziari per la riqualificazione e la bonifica, oltre che al ruolo delle Istituzioni e delle agenzie governative o regionali alle diverse scale.

SESSIONI SPECIALI

Patrimonio militare e/per l’Arte
Una sessione speciale di contributi è dedicata al rapporto tra patrimonio militare e arte. Tre sono le linee proposte: la riconversione dei siti militari ad uso culturale prevalentemente didattico ed espositivo; le relazioni tra il simbolismo e il design militare e le principali correnti artistiche internazionali; il rapporto tra i luoghi della memoria militare e la dimensione della commemorazione e della sacralità.

Manutenzione, gestione e adeguamento funzionale per un rinnovato uso militare
La riconversione del patrimonio militare non sempre implica la dismissione. Nuove necessità logistiche richiedono operazioni di restauro e adeguamento prestazionale dei manufatti ai più aggiornati standard lavorativi e di sicurezza, nonché la manutenzione delle aree di pertinenza che, per le dimensioni dell’intervento, assumono rilevanza paesaggistica. I contributi di questa sessione sono dedicati all’identificazione di principi e strumenti per la manutenzione dei manufatti e per la scelta di funzioni appropriate, nel rispetto della memoria di quelle storicamente appartenute a ciascun sito.