a cura di | edited by: Enrico Cicalò, Valeria Menchetelli
Disegno e comunicazione grafica possono essere assunti come due concetti equivalenti; il disegno, infatti, ha sempre lo scopo di trasmettere un messaggio attraverso un linguaggio alternativo a quello verbale e la sua natura comunicativa è implicita. A partire dalla formulazione di questa posizione, teorizzata 25 anni fa da Manfredo Massironi a supporto della sua celebre tassonomia della produzione grafica, è possibile osservare come l’area del Disegno si sia poi evoluta fino a configurarsi oggi come settore della ricerca capace di proporre non solo rappresentazioni e traduzioni grafiche ma anche progetti e artefatti grafico-visivi in grado di dare risposte alle domande emergenti dalla società contemporanea. Tuttavia, sebbene questo ruolo sia diventato centrale in relazione alle mutevoli istanze provenienti dalla collettività, le sue origini rimangono radicate proprio nella sua natura primigenia di linguaggio di comunicazione tra i più efficaci, versatili e diffusi e, proprio in virtù di questo, capace di sviluppare soluzioni per le problematiche più complesse.
La reciproca identificazione tra disegno e linguaggio si rende evidente non solo nelle fasi di ideazione, elaborazione e produzione di artefatti grafico-visivi, ma in generale in tutti i processi di progettazione che necessitano di norme di comunicazione delle forme progettate, che hanno sempre come esito la definizione di un sistema di segni codificato in rapporto a necessità specifiche. Nel “dare forma” a un artefatto intervengono infatti scelte inerenti agli elementi grafici, alle loro mutue relazioni, alle gerarchie che tra essi si stabiliscono, al maggiore o minore grado di iconicità, al contenuto simbolico, alle qualità morfologiche ed espressive. Questo sistema di scelte comporta di fatto l’individuazione di tutti gli aspetti che strutturano un sistema linguistico: un alfabeto, interpretato come gamma dei segni producibili e percepibili; una morfologia, intesa come classificazione dei segni in categorie; una sintassi, letta come sistema di regole attinenti alla struttura e alla funzione dei segni; una semantica, definita come associazione di significati ai segni e alle loro aggregazioni.
Alla luce di queste considerazioni, il numero 16 della rivista diségno intende stimolare una riflessione volta ad approfondire il ruolo del disegno come linguaggio, indagando le origini, le ragioni, i metodi e le potenzialità di questa natura comunicativa che si pone al centro delle ricerche nell’area disciplinare del Disegno. Il numero raccoglierà contributi capaci di esplorare i molteplici aspetti del disegno inteso come linguaggio: teorici, storici e culturali; filosofici ed epistemologici; semantici, sintattici e semiotici; tecnici e progettuali; pedagogici e psico-cognitivi.
I contributi, che potranno adottare tanto un taglio teorico-critico quanto un taglio applicativo-progettuale, potranno interrogarsi:
- sulla teoria del disegno come linguaggio, riflettendo su temi e posizioni culturali attuali o del passato e proponendone un’interpretazione teorica;
- sulla storia del disegno come linguaggio, rileggendo fasi e/o figure significative per l’evoluzione delle conoscenze sul tema e inserendole nel dibattito attuale;
- sul progetto del disegno come linguaggio, evidenziando gli aspetti metodologici e procedurali che intervengono nella codifica e nella definizione di uno specifico sistema di segni;
- sulle prospettive del disegno come linguaggio, prefigurando le potenzialità di ulteriore avanzamento degli strumenti grafici comunicativi all’interno di un contesto in trasformazione.
Focus 1 Teoria del disegno come linguaggio
Focus 2 Storia del disegno come linguaggio
Focus 3 Progetto del disegno come linguaggio
Focus 4 Prospettive del disegno come linguaggio
consegna abstract: 30 novembre 2024
comunicazione accettazione: 30 dicembre 2024
full paper: 15 febbraio 2025
comunicazione accettazione definitiva: 15 marzo 2025
consegna contributo esteso in lingua madre e inglese: 15 aprile 2025
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Drawing and graphic communication are two equivalent concepts; indeed, drawing always aims to convey a message through a language alternative to verbal expression, with its communicative implicit nature. Since this perspective was theorized 25 years ago by Manfredo Massironi, supporting his taxonomy of graphic production, the field of Drawing has evolved to become a research area which proposes not only representations and graphic translations but also projects and visual-graphic artefacts that respond to emerging needs in contemporary society. However, although this role has become central concerning the shifting demands of society, its roots remain deeply embedded in its original function as one of the most effective, versatile, and widespread forms of communication, enabling it to address some of the most complex challenges.
The reciprocal identification of drawing and language becomes evident not only in the stages of ideation, elaboration, and production of graphic-visual artefacts but generally in all design processes that require norms for communicating forms, which always culminate in a system of codified signs tailored to specific needs. In ‘shaping’ an artefact, one makes choices about graphic elements, their mutual relationships, the hierarchies established among them, the degree of iconicity, symbolic content, and morphological and expressive qualities. This selection process involves defining all the aspects that structure a linguistic system: alphabet, interpreted as the range of producible and perceivable signs; morphology, understood as a classification of signs into categories; syntax, regarded as a set of rules relevant to the structure and function of the signs; and semantics, defined as the association of meanings with the signs and their combinations.
In light of these considerations, issue 16 of the journal diségno aims to deepen the drawing as a language, exploring the origins, reasons, methods, and potential of this communicative nature that is central in the field of Drawing. This issue will gather contributions that explore multiple aspects of drawing as a language: theoretical, historical, and cultural; philosophical and epistemological; semantic, syntactic, and semiotic; technical and project-oriented; pedagogical and psycho-cognitive.
Contributions may take either a theoretical-critical or applied-project approach and could explore:
the theory of drawing as a language, reflecting on current or past cultural themes and positions and proposing a theoretical interpretation;
the history of drawing as a language, re-examining key phases and/or figures significant to the evolution of knowledge on the subject and placing them in today’s debate;
the project of drawing as a language, highlighting the methodological and procedural aspects involved in encoding and defining a specific system of signs;
the perspectives of drawing as a language, envisioning further potential advancements in communicative graphic tools within a transforming context.
Topic 1 Theory of Drawing as a Language
Topic 2 History of Drawing as a Language
Topic 3 Project of Drawing as a Language
Topic 4 Perspectives of Drawing as a Language
Abstract submission: November 30th, 2024
Notification of acceptance: December 30th, 2024
Full paper: February 15th, 2025
Notification of final acceptance: March 15th, 2025
Revised full paper in English: April 15th, 2025