database

Academia.edu è un sito web per ricercatori dedicato alla condivisione delle pubblicazioni scientifiche. È stato lanciato nel settembre 2008 e conta più di 1 milione di utenti registrati. La piattaforma può essere utilizzata per condividere articoli, monitorare il proprio impact factor e seguire studiosi di tematiche specifiche.

ResearchGate è un social network gratuito dedicato a tutte le discipline scientifiche. La piattaforma offre la ricerca semantica attraverso parole chiave, la condivisione di file, la possibilità di rendere disponibili in rete il proprio CV, i propri testi, forum, discussioni di gruppo nei Topics. Da maggio 2008, ResearchGate ha ora oltre 1.400.000 membri attivi provenienti da 192 paesi.

Google Scholar è un motore di ricerca accessibile liberamente che tramite parole chiave specifiche consente di individuare testi come articoli sottoposti a revisione, tesi di laurea e dottorato,libri,preprint, sommari, recensioni e rapporti tecnici di tutti i settori della ricerca scientifica.

Publish or Perish è un programma che recupera e analizza citazioni accademiche. Utilizza Google Scholar e Microsoft Academic Search per ottenere le prime citazioni, poi le analizza  e ne trae delle statistiche tra cui: le seguenti statistiche:
Numero totale di articoli, numero totale di citazioni, numero medio di citazioni per ogni articolo, numero medio di citazioni per autore, numero medio di pubblicazioni per ogni autore, numero medio di citazioni all’anno, h-index ed altro.

Microsoft Academic Search è un motore di ricerca che fornisce  informazioni su testi accademici, sugli autori, conferenze, riviste e organizzazioni provenienti da più fonti.

Scopus è un database di riassunti e citazioni per articoli di pubblicazioni riguardanti la ricerca che consente di calcolare l’H-index. Il database è stato creato nel 2004 dalla casa editrice ElsevierScopus non consente immissioni di pubblicazioni. Con indice H o indice di Hirsch, a volte in inglese H-index, si intende un indice proposto nel 2005 da Jorge E. Hirsch dell’università della California a San Diego per quantificare la prolificità e l’impatto del lavoro degli scienziati, basandosi sia sul numero delle loro pubblicazioni che sul numero di citazioni ricevute.