Roma │ 11-12-13 settembre 2025
ÉKPHRASIS
descrizioni nello spazio della rappresentazione
Il 46° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione, organizzato congiuntamente da Sapienza Università di Roma e Roma Tre, intende proporre alla comunità scientifica una riflessione sugli aspetti teorici e di metodo relazionati al concetto di ékphrasis. Questo termine può oggi essere considerato in un’accezione ampia e generale, che, nello spazio della rappresentazione, interessa attività descrittive, analogiche e digitali, applicate a diversi ambiti di conoscenza.
Il termine “ékphrasis”, considerato alle origini della sua definizione (Ermogene di Tarso, II sec. d.C.), indica una pratica retorica, un discorso descrittivo eloquente, scritto o parlato, capace di rappresentare persone, momenti, luoghi, tempi e molte altre cose, con particolare efficacia, svelando particolari che ne perfezionano la conoscenza. L’ékphrasis ha la qualità della enárgeia: la forza di rappresentazione visiva, che pervade l’immaginazione del fruitore.
Nello specifico della ricerca sul Disegno, fra le applicazioni più antiche dell’ékphrasis vanno certamente annoverate le puntuali descrizioni teoriche e metodologiche che illustrano le pratiche del costruire e del rappresentare l’architettura, presenti nella trattatistica: in particolare in quella temporalmente precedente l’invenzione della stampa, ove le precise e complete descrizioni delle illustrazioni erano di fondamentale ausilio per i copisti, impegnati nella loro corretta riproduzione.
Se osserviamo la ricerca nell’ambito del Disegno, nella contemporaneità, possiamo ritrovare l’impronta concettuale dell’ékphrasis nelle due principali metodologie digitali, oggi oggetto di diffusa sperimentazione: la descrizione algoritmica procedurale, espressa in forma di linguaggio scritto o visuale e, manifestazione ancora più evidente, il “prompting” delle piattaforme generative fondate su l’Intelligenza Artificiale.
In entrambi i casi, un’accurata e creativa descrizione verbale, che scaturisce da principi teorici e si articola su percorsi metodologici, è l’essenza generatrice di un prodotto ascrivibile alle arti visive. Modelli grafici, geometrici, fisici, sono solo alcuni esempi dei prodotti descrivibili e così realizzabili.
Fra questi due estremi che sono innanzitutto temporali – antico e presente- , ma anche espressivi – verbale e visuale- , così come metodologici – analogico e digitale -, vi è un’ampia visione, letteratura e dibattito scientifico, che interessa e pone in evidenza un principio a tutti noi studiosi del Disegno “nativamente” chiaro: il prodotto del nostro lavoro, della nostra “arte”, descrive e comunica, come le parole, con il linguaggio che gli è proprio.
Un principio già intuito nelle antiche frasi attribuite a Simonide “La pittura è poesia muta e la poesia pittura parlante” e ad Orazio “Ut pictura poësis”. Frasi più volte riprese e dibattute nel tempo con fortuna alterna, nella ricerca continua della definizione di spazi di reciprocità e irreciprocità fra i domini del verbale e quelli del visuale.
Pensiamo all’affermazione della piena autonomia del visuale sostenuta da Leonardo e in tempi successivi da Konrad Fiedler, così come il pensiero conservatore e delimitatore di Gotthold Ephraim Lessing e ancora le nuove e visionarie aperture di William John Thomas Mitchell e Gottfried Boehm, espresse nel loro dibattito epistemologico fra “pictorial turn” e “iconic turn”.
Sono questi solo alcuni fra i più nobili esempi di un dibattito ampio, dal carattere dinamico e multidisciplinare, alla luce del quale il termine ékphrasis, in origine riferito a una relazione descrittiva unidirezionale tra verbale e visuale, oggi appare possibile comprendere una forma più ampia, generale e omnidirezionale, che rende plausibile l’utilizzo del termine per indicare ogni forma espressiva di descrizione e rappresentazione, fra verbale e visuale e fra visuale e visuale.
In questo scenario lo spazio della Rappresentazione assume più ampi confini, scoprendo nuovi orizzonti e invitando la comunità scientifica che opera nell’ambito della ricerca sul Disegno a riflettere sulle trasformazioni delle proprie competenze. Tale espansione avviene mantenendo intatti i fondamenti e i saperi della disciplina, che generano flussi di conoscenza teorica e speculativa, oggi declinati secondo le indicazioni dell’ultima declaratoria deliberata.
Il Convegno UID 2025 vuole pertanto focalizzare l’attenzione sulla puntuale descrizione degli aspetti teorici, metodologici e applicativi della ricerca nell’ambito del Disegno, chiedendosi se analisi, costruzioni, generazioni, condotte attraverso il Disegno stesso, possono essere considerate espressioni di ékphrasis utili a perfezionare la conoscenza. Allo stesso modo, UID 2025 si interroga se disegni, immagini e modelli, anche nella loro mutua rappresentazione, possano essere considerate forme di ékphrasis, in quanto descrizioni visuali, teoriche e metodologiche puntuali, volte a svelare nuova conoscenza e generatrici di inesplorati percorsi e suggestioni.
FOCUS
I focus indicati di seguito intendono ospitare saggi che esemplificano azioni di ricerca in corso o già concluse, oltre a proposte progettuali e ideazioni utopiche, che possano esplorare anche ambiti inediti, nuovi linguaggi per l’espressione della conoscenza, intersezioni culturali e attività pluridisciplinari.
L’articolazione, qualitativa e temporale, dei focus mira a enfatizzare le peculiarità teoriche, metodologiche e applicative proprie della ricerca del Disegno, concentrandosi sulle memorie del passato, sulle sfide del presente e sulle visioni per il futuro.
Questi dunque i tre focus:
– Memorie del passato
– Sfide del presente
– Visioni per il futuro
Memorie del passato
Il focus si concentra sulla ricerca inerente al tempo e alle azioni passate, volta all’approfondimento, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, tangibile e intangibile. L’attenzione è rivolta, in modo particolare ed esemplificativo, al patrimonio architettonico, sia costruito che immateriale, all’ambiente e al paesaggio, alla trattatistica, alla cartografia storica, alla storia della rappresentazione, alla storia delle scienze e delle arti, al riconoscimento di una identità culturale, all’individuazione di fondamenti teorici che rappresentano un’eredità utile per l’implementazione di valori contemporanei della conoscenza.
Sfide del presente
Il focus intende indagare la ricerca che osserva le nuove esigenze della società contemporanea e offre risposte alle questioni che si vanno aprendo, avvalendosi di attività teoriche, metodologiche e operative innovative, generalmente di natura interdisciplinare. Tali attività riguardano temi dell’attualità come la sostenibilità, l’inclusione, la comunicazione, l’accessibilità, la standardizzazione, la prototipazione fisica e la modellazione digitale.
Visioni per il futuro
Trova spazio all’interno di questo terzo focus la ricerca di carattere predittivo e di natura prevalentemente originale, orientata alla definizione e al collaudo di attività sperimentali volte all’apertura di nuovi spazi di indagine che possono essere considerati di frontiera; una ricerca che esplora prospettive immaginative e utopiche nel rapporto tra le scienze, le arti e le discipline che concorrono verso fini comuni, sperimentando metodi, tecniche e linguaggi per ideare, prefigurare e progettare.
Invito a presentare i contributi: 2 ottobre 2024
Nuova scadenza presentazione full paper*: 28 febbraio 2025
Esito accettazione contributi: 5 marzo 2025
* La UID si adegua alle procedure internazionali per la selezione di full papers di massimo 15.000 battute, evitando la presentazione anticipata degli abstract. Pertanto, si richiede l’invio del saggio completo in italiano o nella lingua madre dell’autore (se francese, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco), di max 15.000 battute spazi inclusi e max 12 immagini+1 immagine di copertina (cm 13,7×5,6), escluso: abstract di max 1.500 battute (in lingua madre e in inglese), parole chiave max 5 (in lingua madre e in inglese), bibliografia.
Contatti:
convegnouid.2025roma@gmail.com
Per maggiori informazioni:
https://www.unioneitalianadisegno.it/convegni/2025/
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46th International Conference of Representation Disciplines Teachers, Congress of Unione Italiana per il Disegno, UID 2024 (Roma │ 11-12-13 settembre 2025)
ÉKPHRASIS
descriptions in the space of representation
The 46th International Conference of Representation Disciplines Teachers, jointly organized by Sapienza University of Rome and Roma Tre, proposes to the scientific community a reflection on the theoretical and methodological aspects related to the concept of ékphrasis. This term can today be considered in a broad and general sense; within Drawing, it involves both analogical and digital descriptive activities applied to different fields of knowledge.
The term ‘ékphrasis’, considered since its origins (Hermogenes of Tarsus, 2nd century A.D.), denotes a rhetorical practice, an eloquent descriptive discourse, both written and spoken, capable of representing people, moments, places, times and many other things, with particular effectiveness, revealing details that refine knowledge. ékphrasis has the quality of enárgeia: the power of visual representation, which pervades the imagination of the user.
Specifically, in the field of Drawing, the earliest applications of ékphrasis certainly include the precise theoretical and methodological descriptions illustrating the practices of constructing and representing architecture, which can be found in treatises, especially in treatises written before press was invented, where precise and complete descriptions of the illustrations supported copyists working at their correct reproduction.
If we look at contemporary research in the field of Drawing, we find the conceptual imprint of ékphrasis in the two main digital methodologies, which are today the subject of widespread experimentation: procedural algorithmic description, expressed in the form of written or visual language, and, even more clearly, the ‘prompting’ of generative platforms based on Artificial Intelligence.
In both cases, an accurate and creative verbal description springing from theoretical principles and moving along methodological paths is the generating essence of a product which can be considered within the visual arts. Graphic, geometric, physical models are a few examples of the products that can be described and realized by this means.
Between these two extreme poles, which are first and foremost temporal (ancient and present), but also expressive (verbal and visual), as well as methodological (analogue and digital), there is a broad view, literature and scientific debate, which concerns and highlights a principle that is ‘natively’ clear to all of us Drawing scholars: the product of our work, of our ‘art’, describes and communicates, just like words, with its own language.
This principle can also be read in the phrases attributed to Simonides “Painting is silent poetry and poetry speaking painting” and to Horace “Ut pictura poësis.”These words that have been repeatedly taken up and debated over time with alternating fortunes, in the ongoing search for the definition of spaces of reciprocity and irreciprocity between the domains of the verbal and those of the visual.
We are thinking of the assertion of the full autonomy of the visual advocated by Leonardo and in later times by Konrad Fiedler, as well as the conservative and delimiting thought of Gotthold Ephraim Lessing and again the new and visionary openings of William John Thomas Mitchell and Gottfried Boehm, expressed in their epistemological debate between “pictorial turn” and “iconic turn.”
These are but a few of the highest examples of a dynamic and multidisciplinary wide-ranging debate, within which the term ékphrasis, originally referring to a unidirectional descriptive relationship between verbal and visual, appears to encompass a broader, more general and omnidirectional form. And this makes it plausible to use the term to refer to any expressive form of description and representation, between verbal and visual and between visual and verbal.
In this scenario, the space of Drawing assumes wider boundaries, disclosing new horizons and inviting the scientific community working in the field of Drawing research to reflect on the transformations of their competences. This expansion occurs while maintaining intact the discipline foundations and knowledge, which generate flows of theoretical and speculative knowledge, today declined according to the indications of the latest deliberated declaratory.
Therefore, UID 2025 Conference aims at focusing on the punctual description of the theoretical, methodological and applied aspects of research in the field of Drawing, asking whether analyses, constructions, generations, conducted through Drawing itself, can be considered expressions of ékphrasis useful for the refinement of knowledge. Similarly, UID 2025 questions whether drawings, images and models, even in their mutual representation, can be considered forms of ékphrasis, as timely visual, theoretical and methodological descriptions aimed at revealing new knowledge and generating unexplored paths and suggestions.
FOCUSES
The here proposed focuses are intended to host papers that exemplify ongoing or completed research paths, as well as research projects and utopian ideations, which may also explore unexplored fields, new languages for dealing with knowledge, cultural intersections and multidisciplinary activities.
The articulation, at the same time qualitative and temporal, of the focuses aims at emphasizing the theoretical, methodological and applicative peculiarities that characterize research within Drawing, focusing on memories of the past, challenges of the present and visions for the future.
Here are the three planned focuses:
– Memories of the past
– Challenges of the present
– Visions for the future
Memories of the past
The focus is on research inherent in time and past actions, aimed at the investigation, protection and enhancement of environmental and cultural heritage, both tangible and intangible. In particular, and in an illustrative manner, the attention is here oriented on architectural heritage, both built and intangible, environment and landscape, treatises, historical cartography, history of representation, history of sciences and arts, recognition of cultural identity, and identification of theoretical foundations that represent a useful legacy for the implementation of contemporary values of knowledge.
Challenges of the present
The focus aims at investigating a research that observes the new needs of contemporary society offering answers to the issues that are opening up, making use of innovative theoretical, methodological, and operational activities, usually interdisciplinary in nature. These activities cover topical issues such as sustainability, inclusion, communication, accessibility, standardization, physical prototyping, and digital modeling.
Visions for the future
Predictive and predominantly original research finds space within this third focus. This research is predictive in nature and predominantly original in nature, oriented toward defining and testing experimental activities aimed at opening up new spaces of inquiry that can be considered frontier; research that explores imaginative and utopian perspectives in the relationship between the sciences, arts and disciplines that concur toward common ends, experimenting with methods, techniques and languages for ideating, prefiguring and designing.
Call for Papers: October 2, 2024
Full paper submission*: February 28, 2025
Full paper acceptance: March 5, 2025
The UID has decided to adapt to the international procedures for the selection of full papers of up to 15.000 characters, skipping the presentation phase of the abstracts. Therefore, it is required the complete essay in Italian or the author’s native language (if French, English, Portuguese, Spanish, German), max 15.000 characters including spaces and max 12 images+1 cover image (cm 13,7×5,6), excluding: abstract of max 1.500 characters (English and author’s native language), max 5 keywords (English and author’s native language), bibliography.
Contact:
convegnouid.2025roma@gmail.com
For further details:
https://www.unioneitalianadisegno.it/convegni/2025/
