Targhe De Fiore 2016

 TARGHE GASPARE DE FIORE 2017

La Commissione della U.I.D., istituita dal C.T.S. ai fini del giudizio di merito per la premiazione delle Tesi di Dottorato prodotte nel c.a. e composta dal Professore Franco Cervellini e dalle Professoresse Rossella Salerno e Ornella Zerlenga, riferisce in via preliminare di avere esaminato 20 Tesi pervenute nei termini prefissati. In particolare quelle dei dottori Abbate, Ardito, Bilardi, Bortot, Boscaro, De Robertis, Donato, Frajese D’Amato, Lanzara, Macera, Mancini, Medici, Montella, Nespeca, Netti, Pagnotta, Paluan, Papa, Pettoello e Picchio, provenienti dalle seguenti sedi universitarie di Ancona, Ferrara, Firenze, Napoli “Federico II”, Matera, Palermo, Perugia, Roma “La Sapienza”, Torino, Venezia.
In apertura, la Commissione ritiene di dover segnalare un apprezzamento per il livello particolarmente elevato di numerose fra le tesi pervenute.
La Commissione ritiene, inoltre, di dover comunicare in premessa di aver liberamente convenuto tra i suoi membri di avere prescelto come criterio preferenziale di merito quello di privilegiare quelle ricerche, originali e rigorose, che avessero maggiormente orientato il proprio svolgimento verso prodotti concepiti e realizzati in forma di rappresentazioni, ovvero soprattutto come testi in immagini che non tendessero tanto a corredare in appendice (appendice per l’appunto la cosa che si appende in calce) o a dimostrare acquisizioni di conoscenza altre dalla nostra, ma a dimostrar-si essi stessi come argomento centrale, volta a volta base di partenza, sviluppo sostanziale e sintesi delle proprie Tesi.
Un criterio, a parere della Commissione, quindi conforme con le prerogative e le peculiarità sia della tradizione sia dei più innovativi sviluppi ed estensioni della nostra disciplina, e coerente con il significato più genuino della missione culturale della nostra Associazione.
Inoltre, il giudizio sulle Tesi è stato formulato indipendentemente dalla diversità tematica delle stesse – sia che esse consistessero in approfondimenti o rivisitazioni teorico-critiche di sezioni del corpus disciplinare, sia che esse si esplicitassero in costruzioni metodologiche con le quali affrontare razionalmente le varie tematiche disciplinari, sia infine che si offrissero come sperimentazioni applicative delle stesse – e senza alcun pregiudizio sulla provenienza delle Tesi stesse, ossia dalla Scuola Nazionale o da altre scuole multidisciplinari.
Tutto ciò premesso
la Commissione, in base ai criteri di giudizio prefissati, unanimemente propone al Presidente dell’UID di conferire le 3 Targhe De Fiore (UID 2016) alle seguenti tre tesi. In ordine alfabetico:

1. alla Tesi di Dottorato: Emmanuel Maignan e Francesco Borromini. Il progetto di una villa scientifica nella Roma barocca del XVII secolo
del dott. Alessio Bortot
per le capacità metodologiche e critiche dimostrate nell’attraversare analiticamente e con gli strumenti teorici e applicativi della rappresentazione, il contesto storico ed epistemologico della Roma Barocca del XVII secolo, e nel riproporne una rilettura in chiave contemporanea. I modelli digitali delle ipotesi ricostruttive del progetto non realizzato di Francesco Borromini per una futura dimora del Cardinale Camillo Pamphilj e delle meraviglie scientifiche che Emmanuel Maignan, padre dell’ordine dei Minimi, vi aveva ideato per la villa e il parco circostante, illuminano il clima culturale romano del Seicento, tra rigore scientifico e arte della meraviglia.
Impiegando la sola pianta e dai due alzati del progetto non realizzato di Borromini, gli elaborati grafici prodotti dal candidato restituiscono la modellazione digitale della Villa Doria Pamphilj (comprese le viste mongiane), la collocazione dei ventuno giochi scientifici di Maignan e la ricostruzione delle mirabilia.
La tesi presenta inoltre ampi riferimenti al pensiero di René Descartes, dai quali emergono i nessi profondi con la scienza della rappresentazione, sviluppandone un tema di studio coerente con gli ambiti disciplinari del S.S.D. ICAR/17. Infine, l’attenta e critica articolazione dei temi teorici approda ad una adeguata collocazione degli stessi nei contesti scientifico-fondativi degli argomenti trattati: storia delle teorie geometriche, geometria proiettiva, ottica.

2. alla Tesi di Dottorato: Paneling complex surfaces. Razionalizzazione di superfici complesse per l’industrializzazione
della dott.ssa Emanuela Lanzara
per aver affrontato un tema di grande laboriosità volto a dimostrare l’intimo legame esistente fra la curvatura delle superfici e le tecniche di razionalizzazione che mirano ad ottimizzarne la fattibilità.
Partendo da un’introduzione critica al tema di ricerca e dall’analisi del concetto di superficie architettonica e di superficie nel processo di industrializzazione, l’apporto disciplinare del Disegno muove in piena autonomia integrandosi sapientemente con più saperi operativi. Lo studio teorico-applicativo delle tecniche di paneling di superfici architettoniche a forma libera trova fondamento nella consapevolezza dei principi della geometria differenziale, nella curvatura delle superfici, nella definizione di pattern per pannelli piani e curvi. La ricerca è costantemente e riccamente illustrata da elaborati grafici originali, così come abilmente descritti sono i due casi-studio che pongono a confronto due esempi paradigmatici di sistema portato e sistema autoportante.
L’attenta articolazione dei temi trattati e la critica collocazione degli stessi nei contesti contemporanei delle tecniche di paneling per la realizzazione di superfici complesse e delle nuove tecnologie computazionali e parametriche apre la riflessione ad ambiti di ricerca sempre più multidisciplinari e transdisciplinari in cui la consapevolezza geometrica, di base ed avanzata, gioca un ruolo sempre più fondamentale per offrire soluzioni ai problemi dell’architettura e alla sua realizzazione in ambito industriale. Concludono la ricerca una serie di sperimentazioni che muovono verso l’ambito della Digital Stereotomy.

3. alla Tesi di Dottorato: Il sistema ferroviario come bene culturale. Il caso della stazione di Latina, già Littoria. “Dal cucchiaio alla città” (?)
della dott.ssa Floriana Papa
per aver svolto un tema di studio coerentemente con l’ambito disciplinare del Disegno, dimostrando una attenta e critica collocazione metodologica dei temi affrontati negli ambiti teorico-fondativi ed applicativi del rilievo e della rappresentazione per la documentazione del patrimonio architettonico contemporaneo. Collocandosi nello studio dei sistemi ferroviari in Italia fra Ottocento e Novecento ed attraverso il ricorso ad una ricca documentazione di disegni d’archivio e di fotografie d’epoca, la ricerca muove accompagnata da un criterio multiscalare per descrivere le modificazioni territoriali ed architettoniche della nuova stazione per la Direttissima a Littoria, qui oggetto di approfondimento ma inserita nel più ampio contesto della ferrovia Velletri-Terracina e della Direttissima Roma-Napoli nell’Agro Pontino.
Attraverso l’analisi del complesso ferroviario, dalla scala architettonica sino a quella di dettaglio, e la ricca documentazione reperita fra disegni di progetto e fotografie d’epoca, la ricerca confronta l’originaria progettazione della nuova stazione per la Direttissima a Littoria, opera di Angiolo Mazzoni e che va dal disegno del manufatto al disegno dell’arredo, all’attuale modificazione dell’edificio negli arredi e nella
destinazione d’uso dei locali. Il rilievo architettonico dello stato attuale della stazione è stato effettuato con metodologie integrate ed attentamente restituito con disegni originali in pianta, prospetto e sezione, e con modellazioni tridimensionali da cui si evince un uso sempre critico e mai strumentale del Disegno.

La Commissione, inoltre unanimemente propone al Presidente di conferire 3 menzioni d’onore UID 2016 alle seguenti quattro Tesi di Dottorato, in ordine alfabetico:
1. Modelli navigabili per la comunicazione dei Beni Culturali. Il disegno di progetto del “quadrato piacentiniano” della Città Universitaria di Roma
della dott.ssa Michela Ardito
Per aver affrontato il tema dei modelli navigabili per la comunicazione dei Beni Culturali, applicandolo al disegno di progetto del “quadrato piacentiniano” della Città Universitaria di Roma. Le potenzialità innovative delle ICT per il patrimonio culturale sono state esplorate attraverso percorsi esperienziali e partecipativi, e tecnologie visuali per la simulazione dello spazio architettonico.

2. Ragione e intuizione nell’illusionismo prospettico
del dott. Matteo Flavio Mancini
Per aver criticamente indagato – nel campo dell’illusionismo pittorico per la rappresentazione prospettica di spazi architettonici – le relazioni esistenti fra i meccanismi della percezione visiva (anche strumentali) e le teorie geometriche dal XV al XVII secolo ed illustrato un caso studio attraverso una ricca serie di elaborati grafici originali nel campo della simulazione digitale.

3. Scomporre e riconfigurare il paesaggio urbano. Ambienti virtuali e modelli di analisi per la costituzione di sistemi gestionali
della dott.ssa Francesca Picchio
Per aver attentamente collocato il tema di ricerca nei contesti contemporanei della percezione, del rilievo e della rappresentazione del paesaggio urbano, illustrandolo attraverso un ricco repertorio di fonti iconografiche e per aver proposto un metodo integrato di lettura per più livelli di indagine in un parallelo tra spazio percepito e rappresentazione virtuale.
La Commissione termina i suoi lavori in data 12-9-2016 e licenzia il presente verbale il 16-9-2016.
La Commissione
Prof. Franco Cervellini, Prof.ssa Rossella Salerno, Prof.ssa Ornella Zerlenga