Targhe De Fiore 2020

VERBALE DELLA COMMISSIONE PER L’ASSEGNAZIONE DELLE TARGHE D’ARGENTO UID “GASPARE DE FIORE” 2020

La Commissione istituita dal CTS dell’UID ai fini del giudizio di merito per la premiazione delle Tesi di
Dottorato prodotte nel XXXI e XXXII ciclo e composta dai professori Mario Centofanti, Edoardo Dotto, e
Fabrizio Gay, riferisce in via preliminare di avere esaminato 16 Tesi pervenute nei termini prefissati. In
particolare, quelle dei dottori:
Pietro Becherini (Firenze), Marika Griffo (Roma Sapienza), Barbara Ansaldi (Napoli Federico II), Chiara
Pietropaolo (Reggio Calabria), Davide Mezzino (Torino Politecnico, Carleton University), Laura Floriano
(Enna), Veronica Riavis (Udine‐Trieste), Simona Scandurra (Napoli Federico II), Adriana Caldarone (Roma
Sapienza), Raffaella De Marco (Pavia), Maria Antonietta Badalamenti (Palermo), Matteo Bigongiari (Firenze),
Paola Cochelli (Udine‐Trieste), Ignacio Cabodevilla‐Artieda (Valencia Universidad Politécnica), Sara Conte
(Milano Politecnico), Martino Pavignano (Torino Politecnico).
In apertura, la Commissione ritiene di dover segnalare un vivo e unanime apprezzamento per il livello elevato di tutte le tesi pervenute. La Commissione, avendo preso visione degli elaborati, verificandone la pertinenza con il settore scientifico‐disciplinare ICAR 17 nelle sue numerose sfaccettature e interessi specifici, ha rilevato alcuni grandi ambiti di interesse (il rilievo nella sua interpretazione più ampia e completa, la geometria, i linguaggi visivi, l’analisi storico‐critica dei corpora di disegni), nonché l’adozione di metodologie di ricerca solidamente consolidate, aggiornate e sovente reinterpretate, fino a constatare gli spunti personali originali, ha comparato la rilevanza dei diversi apporti testimoniati da queste opere nel variegato panorama tematico disciplinare.
La Commissione ha, inoltre, riscontrato una buona varietà nell’utilizzo di strumenti della rappresentazione, a
partire dal disegno e modellazione analogici, fino alle elaborazioni digitali, nel rispetto delle prerogative e
delle peculiarità sia della tradizione, sia dei più innovativi sviluppi e delle più innovative tendenze della nostra disciplina, secondo quanto l’UID auspica per progredire nella conoscenza e nella cultura del Disegno inteso come linguaggio visivo e strumento di conoscenza del patrimonio degli artefatti umani.
Naturalmente, il giudizio della Commissione sulle Tesi è stato formulato indipendentemente dalla loro
diversità tematica, di metodologia impiegata o di contenuto teorico o sperimentale e senza alcuna
preclusione sulla provenienza delle Tesi stesse (se di Scuola ICAR 17 o di altre scuole/corsi multidisciplinari),
purché curate da tutor appartenenti al raggruppamento del Disegno.
Tutto ciò premesso,

la Commissione unanimemente propone al Presidente dell’UID di conferire 3 targhe d’argento UID 2020 alle
seguenti tesi:

1. Matteo Bigongiari, L’architettura fortificata di Leonardo da Vinci in Toscana. Rilievi digitali delle
fortificazioni di Piombino per la interpretazione critica dei progetti leonardiani; tutor prof. Stefano Bertocci,
co‐tutor prof.ssa Pilar Chias Navarro,
tesi nella quale si studiano le fortificazioni di Piombino in relazione ai disegni progettuali di Leonardo da Vinci. Lavoro prende le mosse dall’utilizzo delle tecnologie digitali per lo studio dei disegni antichi e si sviluppa in modo appropriato e convincente in direzione di un’approfondita analisi grafica che si integra con i precedenti studi di tipo storico‐documentario e storico artistico. Dopo avere contestualizzato le acquisizioni leonardesche alla luce della storia delle fortificazioni, propone un puntuale rilievo dello stato attuale delle fortificazioni della città di Piombino e si ricercano precise corrispondenze tra i tracciati leonardeschi e gli elementi costruiti restituendo le preziose riflessioni finali in grafici di ottima qualità espressiva. Il lavoro è condotto con chiarezza metodologica e con piena consapevolezza degli strumenti utilizzati e mostra, in una chiara visione di insieme, le ampie possibilità di indagine fornite dagli strumenti della rappresentazione.

2. Veronica Riavis. Rappresentazioni tattili di architettura e pittura: ricostruzione geometrica della chiesa di
Sant’Iganzio a Gorzia e restituzione prospettica dell’affresco parietale; tutor prof. Alberto Sdegno, co‐tutor
prof. Fabio Crosilla,
tesi concernente lo studio storico critico dell’ampia quadratura prospettica isontina e la sua traduzione in
forme fruibili apticamente da parte di non vedenti. La tesi, oltre che per la completezza della descrizione dei
processi di rilievo, di restituzione e di stampa 3d in prototipazione rapida, si segnala specialmente per
l’effettiva riuscita sperimentale del prototipo realizzato e testato nella sua capacità di tradurre la spazialità
prospettica visuale in equivalenti accessibili per via aptica.

3. Simona Scandurra. Processi di traduzione dei dati di rilievo strumentale per la realizzazione di modelli
informativi del patrimonio architettonico esistente; tutor prof.ssa Antonella di Luggo,
tesi nella quale, all’interno di un rigoroso e appropriato quadro di impostazione teorico‐metodologica, si
affronta lo studio delle potenzialità e criticità insite nei processi di trasposizione dei dati acquisiti con
tecnologie 3D no‐contact in modelli informativi propri dei sistemi HBIM applicati al costruito storico. Caso di studio il grande complesso dell’Archivio di Stato di Napoli (fortemente stratificato,IX – XX sec, sull’impianto dell’antico monastero Benedettino dedicato ai Santi Severino e Sossio), con il rilievo dell’Atrio dei marmi e degli importanti spazi architettonici adiacenti. Di particolare interesse, per le implicazioni critico/valutative che ne esitano, le sperimentazioni sulla costruzione, direttamente sul modello 3D, di sezioni storico‐sincroniche e diacroniche, finalizzate a documentare e visualizzare le trasformazioni dell’organismo architettonico nel tempo, e sulla modellazione di elementi complessi come le volte, condotta secondo un interessante e puntuale processo di elaborazione parametrica criticamente inteso nel rapporto tra modello e realtà effettuale degli elementi architettonici.

La Commissione, inoltre, unanimemente, propone al Presidente di conferire 4 menzioni d’onore UID 2020
alle seguenti Tesi di Dottorato:

1. Raffaella De Marco. Il rilievo digitale per l’analisi dei sistemi strutturali nell’edilizia storica; tutor prof.
Sandro Parrinello,
tesi che propone un interessante approccio interdisciplinare teso ad indagare il contributo possibile del
rilievo e della modellazione nella comunicazione del database strutturale, in relazione al rapporto tra
struttura e forma, tra forma e modello, tra modello e struttura.
In particolare i differenti contesti di indagine e sperimentazione presentati, consentono di analizzare il
sistema strutturale nell’architettura storica con l’obiettivo di verificare codici e linguaggi grafici utili a dare
soluzione al problema documentativo‐valutativo‐computativo di modelli comportamentali meccanici.
Significativa la applicazione al caso studio dell’aggregato urbano del tessuto denso di Betlemme, ove cresce
il livello di complessità in relazione alla articolata strutturazione storica, morfo‐tipologica e figurativa, al
confine tra la scala architettonica e quella urbana.

2. Marika Griffo. Dal dato all’informazione. Integrazioni ed evoluzioni del modello digitale; tutor prof. Carlo
Bianchini, prof. Graziano Mario Valenti,
tesi che rappresenta con ampiezza di casi studio – la Basilica Julia, le Terme di Diocleziano e il Ninfeo di Egeria – lo stato dell’arte delle tecniche di rilievo e documentazione che mirano a produrre un modello come “clone digitale” del “bene” per la sua intelligibilità futura, comprendendo l’uso di strumenti: H‐BIM, GIS e Web GIS, delle piattaforme collaborative (i Virtual Research Environments: Europeana, Visual Media Service …), analizzando tecniche Ontologies Linked Open Data, e varie tecniche di input data a seconda di diverse tecnologie di presa e di documentazione.

3. Martino Pavignano. Rappresentare l’architettura. Il viaggio ideale di Giovanni Battista Cipriani tra disegni, libri e stampe; tutor prof.ssa Anna Marotta, prof. Sergio Pace, tesi di esemplare completezza dedicata alla ricostruzione e allo studio del corpus dell’opera grafica di Giovanni Battista Cipriani sullo sfondo della cultura visuale e architettonica tra ultimo quarto del XVIII secolo e prima metà del XIX secolo. Lavoro che getta nuova luce su quella parte di storia del disegno calcografico di architettura compresa tra i due casi clamorosi delle stampe de “Le antichità romane …” di Giovanbattista Piranesi e quelle de gli “Édifices de Rome moderne…” di Paul‐Marie Letarouilly.

4. Chiara Pietropaolo. Turris babel. È‐temen‐an‐ki. La “casa delle fondamenta del cielo e della terra”. Teoria e rappresentazione tra mito e realtà; tutor prof. Gaetano Ginex, co‐tutor prof. Gianfranco Neri,
tesi che indaga il complesso tema della Torre di Babele. Dopo aver affrontato una disamina cronologica delle sue principali raffigurazioni, nel lavoro si propone l’analisi – svolta con gli strumenti della rappresentazione – di due famosi dipinti dell’arte fiamminga del XVI secolo, quello di Pieter Breugel il Vecchio e quello di Lucas van Valchenborch. Lo studio delle due figurazioni consente di indagare la forma tridimensionale delle costruzioni rappresentate, fornendo affascinanti ipotesi sulla loro conformazione e sulla loro tettonica, realizzando grafici analitici, modelli virtuali e fisici. Il lavoro tiene in considerazione anche recenti acquisizioni sullo stesso tema, primo tra tutti il lavoro di Massimo Scolari e di Katsushiro Otomo ed esplora le potenzialità plastiche degli elementi studiati.

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